Ma quante chiavi!
Inserito il 26 07 2017
Cari amici,
negli ultimi articoli ci siamo concentrati molto sulle casseforti, ma noi di Guerrieri Sicurezza ci occupiamo anche di chiavi: siamo infatti un centro qualificato ed autorizzato alla copia delle chiavi sia a duplicazione protetta da tessera di proprietà che a duplicazione libera.
Sul prodotto chiavi si potrebbero scrivere fiumi di inchiostro, e ve ne abbiamo dato prova raccontandovi la storia di questi prodotti, ma non abbiamo ancora fatto una classificazione delle chiavi: quante tipologie ne esistono?
Iniziamo a parlare delle Chiavi a Mappa Singola. Queste discendono per la forma dalle chiavi medievali e sono costituite da tre parti: l’impugnatura o testa, il gambo o stelo e il pettine. Il pettine è la parte che viene più comunemente chiamata mappa. Nelle chiavi antiche c’è differenza fra i due termini, perché la mappa era il disegno formato dagli intagli sul pettine, invece in quelle moderne i due termini coincidono. Come funziona questa chiave? Una volta inserita nella serratura la chiave, ruotando, solleva delle lastre ad una determinata altezza (grazie alla presenza degli intagli sul pettine); sollevandosi queste lastre si allineano al centro creando un passaggio nel quale scorre un perno legato ad un chiavistello. A questo punto il chiavistello viene spinto avanti o indietro grazie ad un dentino presente al centro del pettine…e il gioco è fatto!
Ci sono poi le Chiavi a Doppia Mappa, che derivano da quelle a mappa singola per serratura e leve. Ovviamente si basano sullo stesso principio di funzionamento ma hanno due mappe: questo fattore aumenta la sicurezza della serratura, permettendo anche di aumentare il numero di chiavi che si possono produrre. Le chiavi a doppia mappa hanno sempre un verso di inserimento nella serratura: le lastre sono infatti cifrate per essere allineate una volta da una mappa e una volta dall’altra, indipendentemente dal fatto che la serratura abbia due mandate o quattro.
Avete mai sentito parlare delle Chiavi Antiche a Mappa? Quando si parla di chiavi antiche, dobbiamo tenere conto di moli fattori come l’artisticità della chiave e la sua unicità, le tecniche di fabbricazione, quelle di conservazione e il valore economico che alcune possono aver accumulato nel tempo.
Le chiavi risalenti al Medioevo e valide fino a fine Ottocento, si basano su di un principio di funzionamento molto semplice, essendo costruite da quattro parti: la cassa o corpo esterno della serratura, i riscontri (gli ostacoli), il chiavistello e la molla di bloccaggio. Quando si inserisce la chiave e la si ruota, questa supera i riscontri e arriva al chiavistello e quindi alla molla di blocaggio. La chiave ha una forma che le permette di essere sollevata un attimo prima di arrivare al chiavistello che, essendo appena stato sbloccato, riesce a scorrere senza problemi.
I pettini delle chiavi antiche erano molto elaborati ed incredibilmente precisi per essere forgiate a mano. La testa e lo stelo erano decorati con ornamenti e simboli in base alle richieste della committenza: quelle ad asta piena sono dette chiavi “maschio”, quelle ad asta forata invece chiavi “femmine”.
Completiamo la lettura di oggi con le Chiavi Tipo Yale, così chiamate per onorare Linus Senior Yale. Egli inventò la serratura a cilindro, molto pratica e di piccole dimensioni: si trattava di un prodotto innovativo e molto sicuro rispetto alle precedenti. Le chiavi Yale sono anche chiamate a profilo universale e le relative serrature sono chiamate “a cilindro”: sono infatti composte da un rotore collegato al chiavistello e bloccato da basamenti. Ogni basamento è spinto verso il basso da una molla sotto alla quale si trova un pistone: inserendo la chiave grazie a dei meccanismi abbastanza complessi, il cilindro si libera e può ruotare, spostando il chiavistello.
Sicuramente questa fu una grande innovazione.
Per non mettere troppa carne al fuoco, ci fermiamo qui, vi racconteremo il resto nelle prossime puntate. Colgo l’occasione per ricordarvi di venire a visitare il nostro negozio di Varese per vedere “dal vivo” la gamma di chiavi moderne e di relative serrature che è oggi possibile installare.
Alla prossima,
Marcello Guerrieri